Il viaggio di ritorno
Dopo poche curve in discesa da Petrademone verso Orvinio Elrond aveva già vomitato 5 volte. Ma come dargli torto? primo viaggio in auto, tornanti stile costiera amalfitana e agitazione da distacco. Anche Simona stava per unirsi a lui in questo festival dello stomaco contorto! Una volta arrivati in autostrada, però, ha trovato il suo posto nel trasportino e lì ha dormito tranquillo fino a Salerno (intasata di traffico all’inverosimile).
A casa
Arrivato nel nostro appartamento Elrond si è guardato intorno circospetto. Ma la sua ritrosia è durata pochi istanti. Eccolo pronto ad esplorare con la curiosità di Indiana Jones e la spericolatezza di un Patrick de Gayardon. Annusa tutto, corre in casa come un matto, ma riusciamo a distrarlo dai mobili nuovi e dai (pochi) pericoli che possono nascondersi in un appartamento. per noi è incredibile il modo in cui ci cerca di continuo, non vuole mai essere da solo, anche se gli stimoli del nuovo ambiente sono una tentazione basta ignorarlo un pò e arriva di filato dove sei.
La prima cena
Elrond è un famoso mangione. da qui il soprannome di Borderciccio. è bastato prendere la scodella in mano che ha cominciato a saltellare felice, spinto dalla benzina della sua acquolina. ha divorato tutto in un momento. e subito dopo, con regolarità svizzera, ha fatto i suoi copiosi bisogni al posto giusto. Sì, come se fosse già addestrato (ma due mesi con Cris e Roberto mica sono acqua!) è andato sulla sua traversina e ha compiuto lì il suo “potty time”.
La nostra intenzione è quella di non abituarlo a vivere la casa come il suo regno incontrastato. almeno in questa prima fase non deve essergli concesso tutto. quindi il divano è interdetto. ma mai con violenza, mai con reprimende, mai con voce alta. e soprattutto limitandoci (non senza sforzo) nell’uso del NO, che a noi esseri umani viene naturale pronunciare come respirare. non vogliamo farci illusioni, ma sembra un cane stupendamente reattivo. al richiamo “vieni” corre subito da noi, ci guarda spesso negli occhi come in attesa di un’indicazione. ma non vado oltre, rischio di diventare come quei genitori che non fanno altro che vantare i propri figli tutto il tempo.
REGOLA # 3 : Non usare NO per inibire un comportamento indesiderato, né tantomeno urlargli contro o sgridarlo, ma semplicemente ignoralo e cerca di attirare la sua attenzione su qualcos’altro di più gradito.
a noi sta funzionando.
Temevamo molto la prima notte. racconti mitici di ululati notturni che tengono svegli per tutto il tempo del sonno, guaiti infernali capaci di destare condomini inferociti e così via. Invece tutto è andato per il meglio. Una volta entrato nel suo trasportino, accanto al nostro letto, e chiusa la grata ha cominciato a frignare. Ma è durato pochissimo. meno di 5 minuti e si è rassegnato alla notte.
REGOLA # 4 : Abituate sin dalla prima notte il vostro cucciolo alla sua “cuccia” (vedi trasportino). Lo so all’inizio vi si strazierà il cuore sentendolo piangere, ma resistete. chiudete la luce e non consolatelo. Tanto prima o poi smette e starà comodo nella sua piccola tana.
Noi abbiamo messo anche un gioco dentro e ci siamo assicurati che avesse bevuto prima di entrarci. Abbiamo tutti dormito sonni tranquillissimi.
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