lunedì 23 agosto 2010

UN CANE NUOVO DI “ZECCA”

Elrond fasciato
Dopo alcuni mesi di inattività il blog di Elrond riprende a vivere.
ne sono successi di avvenimenti da quando aveva 4 mesi ad oggi (dopodomani ne compie 10), ma sorvolerò per venire alla stringente attualità.

Un’ordinaria domenica di terrore
calda domenica 22 agosto. pomeriggio. A casa mia sono venuti a trovarmi alcuni amici. tra questi c’è Luke, uno dei miei più vecchi compagni di lavoro e di risate. cito lui perché alla prima (e fino a ieri unica) volta che era stato nel nostro nuovo appartamento aveva assistito alla scena macabra – che sembrava uscire direttamente da un film sulla linea di ALIEN o di uno splatter alla HOSTEL – di Elrond che rigurgita sulle mattonelle candide un calzino nero, così lungo che sembra appartenere a un orco delle fiabe. “non è possibile che quella “cosa” era dentro il tuo cane!” esclama esterrefatto e distrutto dalla visione.
Torniamo a ieri. Stiamo parlando amabilmente quando mi accorgo che sul pavimento ci sono delle chiazze di sangue. Immediatamente penso che Elrond si è procurato un taglio sotto i cuscinetti della zampa. con una manovra di avvicinamento degna di un marine addestrato alla guerriglia urbana mi avvicino al quadrupede, molto molto restio a farsi “maneggiare”. ha come un sesto senso per le nostre attenzioni mediche!
Riesco a bloccarlo e controllo. niente sangue dalle zampe. il mistero si infittisce. piovono le ipotesi dai miei amici. allora passo la palla (di pelo) a Simona. la quale comincia a maneggiare il piccolo. dopo un po’ l’amaro verdetto! ha trovato una zecca!
In casa sento serpeggiare il terrore. un mio amico di Roma guarda l’orologio nervosamente. è ora di tornare a casa. l’aspetta un lungo viaggio verso la capitale. è in harley davidson, meglio prendere la strada. gli altri cominciano a dare consigli su come estirpare il temibile emotofago dalla carne del mio cane. Luke ricorda una puntata di DOCTOR HOUSE in cui una zecca si impianta nella zona vaginale di una ragazza causandole le più grandi atrocità che mente umana ricordi (sconsiglio quella serie TV agli ipocondriaci e paranoici come me!)
Simona si arma di pinzette e con precisione chirurgica estrae l’animale. ma dopo un poco scopre che ce ne sono ancora attaccate alla sua pelle. a questa notizia gli amici restanti salutano per degli impegni improvvisi e veloci, come valentino rossi quando si accende la luce verde dei semafori del gran premio, prendono la via della porta. (consiglio utile: quando avete ospiti indigesti a casa – non era il mio caso ieri – tenete una zecca di scorta a casa e cacciatela al momento in cui decidete che ormai la serata è durata troppo. risultato assicurato). immagino Luke cosa possa pensare: due volte a casa mia, due volte Elrond si è tramutato in un “veicolo del male”!

Le grandi manovre – ovvero guerra alla zecca
Presto entriamo in zona incubo. quello che sembrava un’isolata presenza nefasta diventa la punta di un iceberg raccapricciante. scopriamo che Elrond è diventato un condominio a prezzi stracciati per zecche assetate di sangue. con enorme difficoltà placchiamo il nostro border (per chi è pratico di football americano lui è peggio di un running back da All Stars: sguscia e corre senza possibilità di essere fermato, a meno che non lo chiudi in un angolo e ti prepari a mosse di bloccaggio da maestro yoga).
Scopriamo che questi schifosissimi avanzi di creato hanno colonizzato anche la zona genitale e lì non sarà bello intervenire. infatti Elrond accenna a morderci (ma non lo farebbe mai, sono solo avvertimenti) e ringhia come Cujo, il cane infernale. comunque l’operazione va avanti e mentre io lo reggo (con enormi difficoltà), Simona continua a pinzettare via le zecche che poi ripone in un tovagliolino di carta, lo impacchetta e lo schiaccia per benino. Questo pacchetto macabro finisce nel wc dove lo attende una potente tirata di sciacquone. certo potremmo anche bruciarle prima (o piantare dei paletti di frassino nei loro cuori – ammesso che lo abbiano – o spararle con delle pallottole d’argento), ma ci sembrava un trattamento eccessivo, neanche dovessimo uccidere uno di quegli alieni immortali che infestano la terra nei film di fantascienza.
alla fine della serata (dopo oltre un paio d’ore di operazione) contiamo oltre 60 zecche estratte e purtroppo ci rendiamo conto che ce ne sono molte anche sul pavimento. ancora vive e dannate. stiamo attenti a non schiacciarle. abbiamo letto in qualche pagina di Santo Internet che se lo fai rischi di spargere ovunque le loro uova. proprio non ci va di avere del caviale di zecca che prolifera nel nostro appartamento (e intanto l’immagine già so che mi terrorizzerà per giorni).
Andiamo a dormire con un peso sul cuore. siamo due apprensivi cronici (io e simo) e già immaginiamo le “peggio cose”.

Dal veterinario

In questo periodo attendo la nuova auto che sostituisce il mio maggiolone cabrio, immolato alla causa di Elrond. per questo siamo a piedi. e così per raggiungere il nostro veterinario ci aspettano 3 km ad andare e 3 km  a tornare armati solo di scarpe ginniche (sapendo bene che il buon Elrond si ferma o vuole fermarsi a tutti gli alberi, tutti i lampioni, tutti cassonetti lungo la strada), nel bellissima calura afosa di questo lunedì d’agosto.

Verdetto del veterinario: facciamo del frontline combo che ucciderà le zecche rimaste e protegge anche a livello “ambientale”. facciamo il vaccino contro la malattia di Lyme (logicamente se ora l’ha presa non possiamo certo così debellarla) e a metà settembre analisi del sangue per vedere eventuali patologie. disinfestazione con biokill da spruzzare per casa, senza esagerare. in più ha riscontrato uno hot spot (termine molto più chic che sostituisce l’antico e più terrorizzante: “eczema umido”) sulla zampa anteriore destra che ha subito curato con una medicazione e per evitare che con la lingua continui a farsi del male, ha anche fatto una bella fasciatura (come potete vedere nella foto su). i guai per Elrond non finiscono mai. come ha detto il buon Mauro Massi: “i border si rompono facilmente, ma con altrettanta facilità si mettono a posto”.

Torniamo a casa con un elrond fasciato e la speranza che guarisca presto.

3 commenti:

  1. ...povero!!! (elrond, naturalmente, ed anche povero maggiolone cabrio, avevo intravisto la sua miseranda fine sin da quel nebbioso giorno di dicembre...) :-)

    RispondiElimina
  2. L'ho letto tutto di un fiato!!!!... E dire che gli horror non li adoro per niente
    ora tante tante coccole al piccolo passaguai e slappate da Fiokko e Dinesh :)))

    RispondiElimina
  3. ma povero piccolo!!! quella brutta fasciatura passerà presto vedrai!! (parola di Mizar)e riguardo al sensto senso per le attenzioni mediche, deve essere una dote di famiglia...aahaahaha!!

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails