giovedì 4 febbraio 2010

100 giorni: DA URAGANO A PERTURBAZIONE TROPICALE

Elrond a 3 mesi

I giorni passano con Elrond e lo vediamo cambiare. Crescere. E non solo fisicamente. Ha quasi 100 giorni di vita e già oltre 10 kg di peso. Ha uno sguardo dolce e attento. Orecchie alte e paraboliche (tutti impazziscono per queste “antenne” sempre all’erta che si muovono seguendo le tracce dei suoni e a volte si uniscono sopra la sua testa dandogli l’aspetto di una devota beghina olandese del seicento!). Coda alla gatto Silvestro e un corpo possente e lanoso, che fa la gioia di bambini e adulti.

 

Decine di persone per strada lo “maneggiano” ogni giorno e io non lo rifiuto a nessuno. Mi piace che sia un cane socievole, abituato alla gente (visto che abitiamo al centro e qui la popolazione umana scorre sempre a frotte). Non è mai schizzinoso con nessuno, ma ha le sue preferenze. Come Anna, la giovane fruttivendola che lavora in una bottega a pochi metri da casa mia, e che incontriamo ogni mattina verso le 8 quando si esce sul lungomare. Quando la vede da lontano schizza verso di lei gioioso, con le orecchie tirate indietro e con un assetto aereodinamico da far invidia a una Ferrari del buon vecchio Schumacher.

 

Con gli altri cani ha sempre un atteggiamento morbido. Nella maggior parte dei casi li osserva prima a distanza. Poi si avvicina di lato. a volte si siede a terra e aspetta che l’altro si avvicini. Sempre si fa annusare per dichiarare la sua identità e spesso va subito pancia all’aria come un orsetto sottomesso (anche questa azione fa impazzire la gente che non può fare a meno di ululare il proprio “che carinoooooo”! a questo atteggiamento che io trovo semplicemente animalescamente corretto).

 

Elrond non si tira mai indietro nel gioco, specialmente coi cuccioli. Non ne fa passare uno in strada senza la voglia di ingaggiare un duello di atterramenti e falsi morsi aggressivi. Adoro vederlo socializzare in questo modo, anche se spesso sono costretto a tenerlo al guinzaglio visto che, pur se centro storico, le auto e i motorini transitano, non così spesso, ma lo fanno. Un altro problema sono gli umani-compagni di questi altri cani. Sempre timorosi, sempre diffidenti, sempre pronti a portar via il proprio cucciolo col timore che possa essere sbranato! Io non sono un esperto, né un addestratore, né tantomeno un professionista cinofilo, ma non posso fare a meno di notare la totale mancanza nei “proprietari” (orribile questa dicitura, ma ci siamo capiti) di cultura e conoscenza dei cani. Ma questo sarà materiale di un altro post.

 

A proposito di auto e motorini e bici. Per il momento il suo istinto predatorio di rincorrere pericolosamente (per lui) le ruote non è ancora sorto e quindi non ho problemi. Specialmente le dueruote gli sono del tutto indifferenti. Sono riuscito a minimizzare l’effetto dei corridori da strada. Colore che praticano footing e jogging, per intenderci. Grazie ai consigli di Roberto Mucelli ho quasi del tutto anestetizzato la sua voglia di lasciare un’impronta dentale sui calcagni nikemuniti di questi sportivi del primo mattino. Ora li vede passare senza troppo scuotersi e anzi guardandomi come ad attendersi un premio per non averli inseguiti e uccisi!

 

In casa la sua furia distruttrice si è attenuata in maniera evidentissima. Immaginate un uragano di forza 5 che diventa una modesta perturbazione tropicale! Non morde più di divano, non morde più noi, va al suo Puff bianco quando diciamo “Puff!” e nel suo trasportino quando diciamo “a cuccia”. Mangia solo dopo che gli abbiamo dato l’ok. Non salta sul divano o sul letto. Aspetta disteso in terra che gli si prepari la pappa. Si riposa ai nostri piedi quando vediamo un film. Si posiziona a terra, con faccia pietosa da mendicante da strada, sistemandosi a un metro e mezzo dalla tavola quando pranziamo. Esce da casa sempre dopo di noi. Non prende il cibo dalle nostre mani se non dopo il comando “vai”. Va a terra, seduto, si alza e salta a comando. Ecco… non è un cane telecomandato (nonostante sia microchippato), ma sta imparando le REGOLE della famiglia o branco, vedete voi.

 

Restano ancora dei problemi da risolvere. In strada continua ad essere un aspirapolvere nonostante conosca discretamente il segnale LASCIA. In casa continua a non stare mai fermo e ancora dobbiamo misurarci col momento in cui sarà lasciato solo. Fino ad ora non è mai capitato, sempre io o simona siamo stati con lui a casa. Vedremo come gestire questa fatidica separazione e vedremo se l’uragano ricomincerà a soffiare distruttivo!

1 commento:

  1. Ciao! che bello! piacere di conoscervi,anch'io sono di Salerno e vorrei prendere un Border Collie

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