giovedì 28 gennaio 2010

LA PIZZA DEI PUNK

Avete presente quei ragazzi senza fissa dimora, vestiti con jeans strappati e giubbini di pelle risalenti alle guerre puniche, che vanno in giro con piercing profondi come il tunnel del Frejus e un branco di cani furbi e guardinghi? Quelli che in gergo si chiamano punkabbestia?! Ecco un paio di questi ieri erano comodamente seduti su una panchina del lungomare.

 

elrond corre in blu

 

Io passeggio con Elrond sguinzagliato. Annusa, si muove, senza mai allontanarsi da me e quando lo fa basta un fischio o un VIENI vigoroso e lui con la lingua penzoloni e una testa che sembra un siluretto si precipita da me. Ha solo il maledetto vizio di mangiare ogni dannata sostanza che si trova sull’asfalto. In particolare va matto per delle bacche che cadono sull’erba da bassi alberi di palma (purtroppo non da cocco). Stiamo provando ad introdurre il comando LASCIA, ma è da poco e funziona diciamo al 50%.

 

Comunque mentre sgambetta felice vedo la luce di emergenza accendersi come una lampadina sulla sua testa. La riconosco dalla posa che assume: attenta, vigile, curiosa. Sento il suo cervellino demoniaco che comincia a ingranare. Neanche il tempo di immaginare cosa ha potuto vedere ed ecco che scatta come se fosse ai blocchi di partenza e avesse sentito lo sparo di una pistola da starter.

 

Si fionda alla panchina dei punkabbestia. si fa carezzare, scodinzola, si becca delle coccole e delle frasi in un italiano dolce, ma disarticolato (saranno tedeschi?) e poi ecco che il suo piano malefico si realizza! Scatta alla velocità della luce sulla panchina e ruba una bella fetta di pizza dalla scatola dei due ragazzi che invece di preoccuparsi e innervosirsi ridono di gusto.

 

Elrond scappa con il suo bottino tra le fauci mentre io mi lancio al suo inseguimento. Lo so che non bisogna mai inseguire un cane: è il loro gioco preferito “guardia & ladri”, ma lo faccio per avvicinarmi e per dare da vedere ai due giovani punk che mi preoccupo per la loro perdita. lo richiamo anche, ma figuratevi se Elrond si fa scappare l’occasione di gustarsi la sua pizza una volta che gli ha messo i denti su. dopo un minuto di rincorsa riesco a beccarlo, anche perché lui è frenato da questa enorme fettona che rallenta la sua corsa disperata.

 

Alla fine riesco a strappargliene un pò, ma il resto finisce nel suo stomaco senza fondo.

 

Contrito vado dai due ragazzi e per scusarmi do loro un paio di euro. Immagino che sia costata fatica (ad elemosinare) quella pizza ed Elrond gli ha sottratto parte del pranzo, il minimo che possa fare è dargli qualche spicciolo (anche se a Salerno con 2 euro te la compri intera una pizza!)

2 commenti:

  1. GIA' HAI SMESSO DI RACCONTARE??
    VIVI DI BREVI PASSIONI, A QUANTO PARE!!

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  2. La mia per Elrond non è una passione... né breve né lunga! Sarebbe troppo limitante definirla in questo modo. E' invece un affetto vero, di quelli che non bruciano con la voracità della fiamma ardente e raccontare di lui un modo per approfondire ironicamente il nostro rapporto e la sua entrata nella nostra vita. Se in questi giorni non scrivo caro "anonimo" è solo per gli impegni di lavoro. Già domani, però, ci sarà una nuova puntata. Attenzione ad emettere facili giudizi affrettati. ciao.

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